Assertività per principianti: come avere successo nelle relazioni

Essere assertivi ovvero imparare a farsi rispettare e a dire "no" senza perdere la gentilezza
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“Assertività” è un termine misterioso che in pochi sembrano conoscere, ancora meno sono quelli che riescono ad applicarla nella comunicazione con gli altri. La parola deriva dal latino asserere, asserire, intesa anche come l’affermazione di sé. È l’abilità che permette di mantenere la relazione con successo, anche nel disaccordo, e la stima di sé.

Cos’è l’assertività?

L’assertività è una capacità relazionale che consiste nell’esprimere efficacemente il proprio pensiero e il proprio modo di sentire, senza prevaricare l’altro, in maniera aggressiva o offendendolo.

Chi è assertivo è in grado di rifiutarsi di fare qualcosa perché non vuole, di esprimere la propria opinione, anche quando è contraria a quella degli altri e, nel rapporto con l’altro, è capace di mantenere la giusta distanza, stabilendone i limiti, se necessario.

L’assertività è anche, però, non far sentire mai l’’altro rifiutato, cosa che comporterebbe un danno o una rottura della relazione. Il dissenso viene argomentato dall’assertivo pacatamente. Chi esercita questa abilità riesce, infatti, a spiegare all’altro le ragioni del suo disaccordo e dove possibile, proporre un’alternativa o un compromesso che soddisfi entrambe le parti.

Potremmo considerarla un’arte e come tale si può apprenderla e affinarla. Il presupposto da cui si deve partire è che l’assertività è il modo migliore di comunicare, di mantenere la relazione con l’altro, ma anche di salvaguardare l’autostima e senso di sé.

Quando ci sentiamo in grado di mantenere la nostra prospettiva e non vediamo la differenza di opinioni come una minaccia, è più facile non cadere nel conflitto con gli altri. Il vantaggio è anche di sentirsi più competenti e l’aumento della stima di noi stessi. Difficilmente possiamo mantenere una buona opinione di noi, se al contrario gli altri l’hanno sempre vinta e non siamo in grado di argomentare come vorremmo.

Strategie comunicative popolari, ma che non funzionano

Purtroppo però, nella comunicazione con le altre persone, adottiamo spesso delle strategie che ci fanno sentire sottomessi o fanno sentire gli altri aggrediti da noi, perché non pensiamo di essere in grado di fare diversamente o che tutto sommato siano dei modi di fare più “comodi” per mantenere la pace. Le più usate durante le situazioni di scontro sono le seguenti:

Yes man. Per il quieto vivere, solitamente, è quella più utilizzata, sia al lavoro che nella vita privata. L’atteggiamento dello yes man è passivo. Si mostra sempre disponibile, accomodante, in altre parole “gli sta bene tutto” e sembra preoccuparsi solo del benessere altrui. Mantiene la relazione, al prezzo dei suoi bisogni. Alla lunga però, mettere sempre in secondo piano le proprie necessità, crea frustrazione e il rischio è quello di esplodere, specie nelle situazioni in cui questa disponibilità viene considerata scontata o non viene ricambiata.

Homo homini lupus. È la strategia dell’aggressione preventiva. L’aggressivo concepisce il mondo come una giungla darwiniana in cui se non mangi, sarai mangiato. Ogni discussione viene vissuta in termini di lotta di potere. Nello scontro si vince o si perdere e per la persona aggressiva, perdere non un’opzione contemplata. Chi adotta questo modo di manifestare la propria volontà non chiede, ordina. Non propone, afferma. Non chiede scusa, perché non pensa di avere mai torto, le rare volte in cui sbaglia, la colpa è comunque dell’altro. Ottiene ciò che vuole, a discapito della qualità della relazione.

Alcuni consigli per una comunicazione assertiva

Diventare veramente assertivi non sempre richiede per forza un lavoro profondo su se stessi e un training per imparare nuove abilità comunicative. Se la relazione con se stessi o con gli altri non è vissuta come un problema, bastano alcuni accorgimenti per notare dei miglioramenti:

  • Prima di affrontare qualcuno, chiarisci le idee. Quando abbiamo bisogno di esprimere il nostro modo di vedere, è importante avere le idee chiare su cosa vogliamo dire e cosa è importante per noi che l’altro comprenda. Durante il confronto non bisogna mai perdere di vista quello che è lo “scopo” ovvero il motivo per cui stiamo affrontando quella discussione. Spesso, infatti, ci si ritrova a litigare per ore senza nemmeno sapere più qual è il motivo dello scontro!
  • Ascolta le tue emozioni. Quando proviamo rabbia, fastidio, insofferenza siamo portati a reagire in maniera impulsiva. Queste emozioni possono far perdere la concentrazione su quello che ci si propone di ottenere. Controllare il tono emotivo è fondamentale in una relazione assertiva. Quando vediamo che stiamo perdendo la padronanza delle nostre emozioni, possiamo prendere una pausa dallo scontro, finché non recuperiamo una maggiore calma.
  • Non comunicare tramite i social network. Le chat che usiamo quotidianamente non vanno bene quando discutiamo con qualcuno. È difficile rendere il tono emotivo di quello che vorremmo dire ed è altrettanto facile fraintendere quanto scrive l’altro. Se abbiamo un problema da risolvere, meglio parlarsi di persona o se non è possibile, fare una telefonata.
  • Rispetta i tempi. Lasciar finire di parlare l’interlocutore è segno di rispetto nei suoi confronti e permette di organizzare al meglio la nostra replica. Interrompere qualcuno mentre sta parlando, poi, è irritante per chiunque e difficilmente predispone a un sereno confronto di idee.
  • Prendi in considerazione di aver torto. Quando si affermano le proprie ragioni, non solo è un presupposto fondamentale averle chiare, ma bisogna conoscere, anche la posizione dell’altro. Non esistono verità assolute, ma solo modi di vedere!