Black Friday e shopping compulsivo: quando gli acquisti diventano un problema

Arriva il Black Friday controllarsi ed evitare di spendere può risultare difficile. E se fosse shopping compulsivo?
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Il Black Friday il venerdì nero degli acquisti sta per arrivare. Sconti, offerte, promozioni su… pratica tutto, almeno in apparenza. La domanda che dobbiamo farci non è, però, “cosa posso comprare?, ma “perché sto riempiendo il mio carrello di acquisti?” 

Durante il corso dell’anno veniamo continuamente bombardati da messaggi che ci spingono alle spese più sfrenate che diventano difficili da evitare: promozioni, saldi, svendite continue. Spessissimo le offerte ci arrivano da negozi online che ci contattato tramite pubblicità o email invitandoci a spendere il più possibile.

Tutti noi sappiamo di dover affrontare divario fra quello che desideriamo possedere e quello che effettivamente possiamo permetterci, ma per alcuni evitare di metter mano alla carta di credito può diventare difficile o addirittura impossibile. Parliamo di Sindrome da acquisto compulsivo o oniomania.

Come capire se è shopping compulsivo

Stando ad uno studio del 2006 della Stanford University, 17 milioni di americani sono affetti da sindome da shopping compulsivo, sono insomma quelli che in inglese si chiamano “shopaholics“. In Italia la situazione non è differente: si stima che il 5.5% della popolazione sia “malata di shopping”. Ad essere affette dal problema sono soprattutto le donne. Quella dallo shopping rientra a tutti gli effetti fra le dipendenze e come tale può essere riconosciuta da una serie di sintomi:

  • Passare una gran quantità di tempo a consultare cataloghi cartacei o online
  • Spendere spesso più di quanto ci si possa permettere di farlo
  • Dedicare allo shopping tempo che potrebbe essere speso in famiglia o con gli amici
  • Sentirsi persi se non si ha a portata di mano una carta di credito o un bancomat

Un segnale estremamente importante è dato dall’ambivalenza rispetto all’acquisto: lo shopaholic prova euforia nel momento esatto della spesa, ma questa sensazione è poi seguita da sensi di colpa, depressione, imbarazzo e vergogna per l’acquisto appena effettuato. Il senso di potenza e soddisfazione per l’aver concluso un acquisto o sfruttato un’offerta dura pochi minuti ed è presto seguito dal rimorso.

Il grosso problema è che di frequente il meccanismo usato per allontanare il rimorso è tornare a cercare soddisfazione tramite un nuovo acquisto innescando in questo modo un circolo vizioso dal quale è difficile uscire.

Hai un problema con lo shopping?

Se ti stai chiedendo se potresti avere un problema, prova a pensare alle tue abitudini di spesa rispondendo sinceramente alle seguenti domande:

  • Ti capita spesso di passare più tempo sui siti di ecommerce di quanto vorresti?
  • Ti capita di ritrovari senza soldi senza avere un’idea precisa di come li hai spesi?
  • Usi lo shopping come strumento di gratificazione quando sei triste?
  • Fai acquisti come scusa per evitare gli impegni quotidiani?
  • Senti che comprare alcuni oggetti migliora la tua immagine ideale di te stesso?
  • Compri cose che non puoi permetterti?
  • Ti è mai successo di nascondere alla famiglia o agli amici un tuo acquisto?

Se la risposta a queste domande è sì, potresti avere un problema. In settimane come quella attuale, quando sull’onda del Black Friday si moltiplicano offerte, sconti e promozioni, bisogna stare particolamente attenti se non si ha la capacità di gestire oculatamente il proprio budget.

Cosa fare se le tue spese sono fuori controllo

Acquistare quello che ci piace e ci serve e provare soddisfazione per averlo fatto è un’esperienza normale e comunune nella vita di chiunque. Come la maggior parte dei disturbi e delle dipendenze, però, il problema non si nasconde tanto in un comportamento quanto nel suo portarlo all’eccesso. Se quello degli acquisti diventa un pensiero costante che distrae dalle incombenze della vita, se ci si ritrova ad avere problemi economici perché non sappiamo dire di no ad un’offerta, questo significa che lo shopping non è più una necessità e un piacere, ma una dipendenza che ha impatti negativi sulla nostra vita.

La prima cosa da fare è quello che ammettere di avere un problema. Accettare che il nostro comportamento può peggiorare la nostra vita e i rapporti con le persone che ci sono vicine è il primo passo per poter affrontare serenamente la dipendenza.

È importante essere molto onesti con se stessi e iniziare a mettere in atto delle strategie per affrontare il problema:

  • Identificare il motivo scatenante della dipendenza (Perché spendiamo? Noia? Rabbia? Insoddisfazione?)
  • Capire con cosa colmiamo il nostro bisogno di spendere
  • Provare a sostituire lo shopping con qualcosa di più sano
  • Modificare l’ambiente in cui ci muoviamo e le nostre abitudini. Per esempio, se passiamo tanto tempo su internet, prenderci una pausa dallo schermo può allontanare anche le tante pubblicità che ci vengono continuamente proposte

Raggiunta la consapevolezza di avere un problema reale, quindi, è essenziale cercare l’aiuto di uno specialista con il quale esplorare a fondo quali sono le cause scatenanti della dipendenza, quali sono i pensieri disfunzionali che portano a perdere il controllo, capire le conseguenze reali che la dipendenza sta avendo sulla nostra vita, riconoscere i modelli comportamentali da correggere.

In molti casi può rivelarsi estremamente efficace anche la terapia di coppia. Non saper dire di no alle offerte, nascondere le spese, passare intere giornate sui siti di ecommerce, può avere un impatto molto negativo sulla vita di coppia e coinvolgere il partner nella terapia può essere la chiave per la risoluzione del problema.