Come far sopravvivere le relazioni, al tempo del Coronavirus

La convivenza forzata può diventare un altro problema
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L’epidemia di coronavirus con i suoi effetti sta cambiando le nostre vite. Uno degli aspetti che stiamo sperimentando è quello sulle relazioni. Chi si trova a vivere con altre persone in questo periodo può risentire della convivenza forzata. Vediamo come è possibile gestire i rapporti durante la quarantena da Coronavirus.

 

Il Coronavirus ha cambiato le nostre relazioni

 

In positivo o in negativo, molte relazioni non sono più le stesse. Sentiamo di più le persone, per sapere come stanno e per sfogarci. Altre persone, forse, non le abbiamo più sentite, invece, e non pensiamo di chiamarle, perchè siamo rimasti delusi, aspettandoci un “come stai?” che non è arrivato. Ovviamente, non ci sfiora il dubbio che l’altro abbia maturato lo stesso pensiero.

Un capitolo a parte riguarda le persone con cui stiamo trascorrendo la quarantena: i nostri coinquilini, i nostri partner, i nostri familiari. 

La quarantena ha intensificato il modo in cui viviamo le relazioni. Nel bene e nel male. Se alcuni si sentono grati e fortunati di non essere soli, per altri la convivenza forzata può ricordare l’inferno dantesco

Non stupisce, in quest’ottica, che in Cina, dopo l’epidemia di Coronavirus, il numero delle richieste di divorzio sia aumentato in maniera esponenziale.

 

Ogni relazione è differente

 

Vediamo insieme in che modo sopravvivere a questo momento della nostra vita, in cui la convivenza forzata, 24 ore su 24, può mettere a rischio i nostri rapporti e peggiorare il nostro stato mentale. 

Ricordiamo che ogni relazione è unica e particolare. Ci sono persone che stringono rapporti simbiotici che sia il fidanzato o l’amica. Ci sono persone che invece hanno bisogno di un grande spazio personale e gli altri sono come ospiti a cui viene concesso un permesso temporaneo, sempre revocabile. Sicuramente un discorso importante per mantenere una relazione sana è quello, quindi che riguarda gli spazi personali. 

La quarantena e l’isolamento forzato ci costringono a ridiscutere i nostri spazi interpersonali, per il nostro bene e quello degli altri. 

 

Consigli per le relazioni

 

  • Parti da te stesso. Pensa a come puoi rendere più leggera la convivenza forzata, o quantomeno come puoi non appesantirla. In ogni relazione c’è una quota di responsabilità per come vanno le cose. Il modo migliore per migliorarle (o non peggiorarle) è partire da quello che possiamo fare noi. Avete presente la frase di Gandhi: Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo? Ecco, vale anche per il piccolo mondo di ognuno di noi. 

 

  • Ritrova un nuovo equilibrio. Prima del confinamento forzato, probabilmente, avevate un ritmo, un adattamento più o meno funzionale con la persona o le persone con cui vivete. Dopo il coronavirus, le nostre abitudini sono cambiate e questo vale anche per le nostre relazioni. Riflettete da soli e poi insieme con l’altro, in che modo è possibile riorganizzarsi per evitare tensioni e mantenere uno spazio fisico e mentale sano.  
     
  • Non sentirti obbligato a stare sempre insieme, a fare le stesse cose o a dover parlare per forza, solo perché siete nella stessa stanza. Stare insieme dovrebbe essere sempre una scelta consapevole, dettata dalla voglia di stare con quella persona e dall’effetto benefico di questo tempo condiviso con l’altro.  Organizzate le giornate in maniera autonoma e ritagliatevi del tempo di qualità come i pasti o la sera per fare qualcosa con gli altri abitanti della casa, lasciando la possibilità di declinare.
     
  • Controlla le tensione. Chi condivide una casa si trova spesso ad affrontare piccole liti e discussioni per come va gestita: chi fa cosa, ad esempio. Organizzate le vostre giornate, magari creando insieme un calendario per i compiti da suddividere equamente, in modo che tutti siano responsabilizzati. 
     
  • Controlla te stesso. Un consiglio ulteriore per quelli che hanno la necessità di controllare: impegnatevi a non far notare le mancanze nel modo in cui gli altri cucinano o puliscono, probabilmente nemmeno voi siete sempre ineccepibile come conviventi. Se litigate, chiedete scusa, a prescindere dalla responsabilità. Anche nella remota possibilità che la ragione risieda dal vostro lato, avrete comunque detto o fatto qualcosa che ha ferito l’altro, l’ha fatto sentire in difetto o l’ha offeso. La soluzione è sempre ripartire da una scusa sincera. 

    Se vedi  che le cose degenerano chiedi aiuto. Se pensi di essere un pericolo per gli altri, mettiti in contatto con uno specialista che ti possa aiutare a controllare il modo di sentire e di agire. Se pensi di essere in pericolo o se stai subendo violenza da un familiare, chiama un centro antiviolenza. 

    In Italia per chi subisce abusi o persecuzioni è attivo il numero verde 1522. Potete consultare la lista dei centri antiviolenza per regione al seguente LINK, oppure scaricate l’applicazione della Polizia Youpol, grazie alla quale cui potete segnalare atti di bullismo, spaccio di sostanze stupefacenti e violenze domestiche. 

Per concludere: considerate che quello che state vivendo è una fase, quindi passerà. Una crisi può determinare la fine di una relazione, ma anche diventare un’opportunità per migliorarla!