Junk Love: l’amore spazzatura

Amore tossico e relazioni spazzatura. San Valentino può essere un buon punto di partenza per metterci a dieta e cambiare stile...relazionale!
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Felici gli amati e gli amanti e coloro che possono fare a meno dell’amore

Felici i felici

dalle “Beatitudini” di Jorge Luis Borges

Oggi si celebra la festa degli innamorati: San Valentino. Oggetto di questo articolo, però, non sono le coppie felici, né quelli che sono felicemente single. Perché, appunto, come ricorda anche Borges, loro sono felici, cos’altro possiamo aggiungere?Parliamo, invece, di quel tipo di amore che solo apparentemente rende felici, quello, per usare l’espressione inglese, viene chiamato Junk Love.

Junk Love si riferisce a un amore spazzatura, perché proprio come il cibo dei fast food, riempie senza nutrire veramente. Si può essere consapevoli del fatto che alla lunga non fa bene alla salute, ma proprio come quei cibi progettati per una gratificazione momentanea, a volte, non riusciamo proprio a fare meno.

Junk love, ovvero relazioni tossiche

L’espressione usata sul digitale per questi amori è relazioni tossiche. Forse perché avvelenano lentamente come il cibo spazzatura, appunto, come le sigarette e tutte quelle abitudini che dandoci piacere (o presunto piacere) contemporaneamente ci fanno male, a volte in maniera irreparabile.

Non si tratta solo di situazioni in cui l‘amore non è ricambiato. Anche quando il sentimento è presente in entrambi, a mancare, piuttosto, è una reale corrispondenza in quelli che sono i fondamenti della relazione: condivisione, rispetto, impegno, un progetto comune… È un amore che non cresce, ma che riesce comunque ad occupare tutto lo spazio vitale.

Non c’è differenza di sesso, età o orientamento sessuale: di Junk Love si possono abbuffare tutti. Non ci sono regole precise, ma è comunque facile cogliere i segnali di un amore che non porterà nulla, se non dolore.

Le relazioni spazzatura

Anche se questo tipo di dinamica non è nuova, letterati ed esperti ne hanno sempre scritto, è Joanna Coles che ne conia la definizione nell’opera Love Rules, le regole dell’amore (Harper Collins Publishers).

Coles è stata direttore di diversi importanti riviste americane destinate a un pubblico prevalentemente femminile. Nel suo libro ha stilato una guida per orientarsi tra le relazioni 2.0: quelle dell’epoca digitale.

Secondo Coles la prima caratteristica fondamentale di queste relazioni è il fatto in cui uno, o entrambi i partner, ricavano qualche forma di piacere dallo stare insieme, ma non il corretto nutrimento. All’apparenza, quindi, proprio per la piacevolezza queste relazioni possono sembrare innocue.

Friends with benefit, amici con benefici

Un altro aspetto delle relazioni basate sul junk love può riguardare il fatto di concordare vantaggi e regole, diventando, così, friends with benefit, il beneficio a cui si allude è ovviamente quello sessuale.

In questi casi la caratteristica del rapporto è ufficializzare il disimpegno emotivo: a legare i contraenti è solo l’affinità sessuale. Il rapporto non contempla nessun obbligo, ma solo il piacere di passare dei momenti insieme. Non ci sono vincoli, per esempio non sarà richiesto richiesto all’amico beneficiante di accompagnare l’altro all’Ikea la domenica o di frequentare la propria famiglia.

Sulla carta sembrerebbero relazioni ideali, alla lunga, però, non solo non portano da nessuna parte, non permettendo una crescita nella coppia visto che che coppia non è, ma impediscono anche di cercare una persona con cui costruire realmente qualcosa. Infine, poi, il rischio molto alto è che uno dei due non rispetti gli accordi e possa iniziare a provare un sentimento o a nutrire aspettative sul rapporto. 

Junk Love: le relazioni… On/Off

Continuando l’analogia con il cibo, possiamo estendere il discorso anche ad altri tipi di relazioni. In questa categoria rientrano sicuramente quelle storie trascinate per un tempo indefinito tra una pausa e una rottura, con un ex o un partner che magari torna, ma mai per restare.

Il pericolo è illudersi di aver ricominciato o cominciato una relazione, salvo poi realizzare che quello che credevamo gratificante, in realtà è una dipendenza che non riusciamo ad interrompere.

Per rendere il concetto fruibile, la scrittrice fa l’analogia con il cibo spazzatura. Proprio come i junk food, che tutti ci concediamo perchè gustosi, golosi ed economici, queste relazioni ci danno una temporanea soddisfazione, ma alla lunga possono rovinare la nostra salute.

Quando si prova un sentimento è difficile non continuare a sperare che le cose possano cambiare. Sarebbe molto più facile se su certe relazioni ci fosse la data di scadenza!

Come riconoscere il Junk Love

Quali sono le caratteristiche di un Junk Love? Non ci sono regole ferree e nonostante il nome, ha poco o niente a che fare con l’amore o con una relazione d’amore.

Un modo per riconoscere questo tipo di rapporti riguarda la soddisfazione. Nel breve termine, la soddisfazione può anche essere molto intensa e immediata. Col passare del tempo, però, la soddisfazione lascia il posto a una dipendenza che si accompagna a frustrazione, sconforto e sensi di colpa. In alcuni casi, può incedere sul valore di sé e sviluppare un malessere psicologico.

Il vostro potrebbe essere un Junk Love se:

  1.  L’unica cosa che avete in comune è il sesso. Al di fuori del letto nulla vi lega realmente: interessi, valori o preferenze in genere. Fare sesso è l’unico motivo per cui vi incontrate. Molte volte sono incontri notturni, ancora più spesso è coinvolto l’alcol (gli inglesi lo chiamano drunk sex).
  2.  Il trasporto è reale e autentico, ma non riuscite a stare bene insieme. La vostra routine è fatta di liti, pianti, separazioni e poi la pace. La “luna di miele” dura fino al prossimo litigio. Non riuscite a vivere senza la persona, la sua assenza è straziante, ma non riuscite nemmeno a vivere con lei, la sua presenza è ancora più ingombrante.
  3.  L’altro non si vuole impegnare. Vi cerca, dice di desiderarvi, ma di non sapere cosa vuole. Poi sparisce, anzi fa ghosting, diventa un fantasma che non chiama e che non si fa trovare. Prima o poi torna, ma scompare di nuovo. Così, senza fine. Non riuscite mai a leggere del tutto il suo atteggiamento nei vostri confronti. Vi tiene legati a lui, ma non vuole una relazione con voi.

Come si supera la dipendenza da Junk Love?

Tornando all’analogia con il cibo, quando il junk food non è solo un piacere che ci concediamo colpevolmente ogni tanto, ma diventa la nostra alimentazione base, l’unico modo per smettere è mettersi a dieta. Allo stesso modo se vi accorgete di essere in una relazione tossica ci vuole un atto di volontà e bisogna interromperla.

Alcuni spunti utili:

  1.  Riparti da te: da chi sei e cosa desideri. Non esiste la persona ideale e, stando alle statistiche sui matrimoni e i divorzi, le favole sul “per sempre” non incantano più. L’amore per sempre a cui bisognerebbe puntare è quello verso se stessi. Incontrare la persona che sia “giusta” per noi e capire cosa vogliamo davvero in una relazione, richiede prima di tutto di conoscere e apprezzare la persona che siamo noi.
  2.  Stop al conformismo: in particolare verso i trent’anni sembra esserci una corsa al matrimonio. Una specie di gioco delle sedie in cui quello che rimane senza posto è condannato a rimanere solo per sempre. È un’idea irrazionale. Fortunatamente è un’epoca in cui si può scegliere con chi stare e soprattutto in cui uomini e donne non hanno la data di scadenza. Oggi la persona giusta è possibile incontrarla ad ogni età!
  3. Qualità invece di convenienza: spesso l’unico motivo per cui si acquista qualcosa è perchè è lì davanti, disponibile e magari in offerta, salvo, a casa, rendersi conto che quell’acquisto non serviva. Le persone, ovviamente, non sono oggetti che si possono avere facilmente a pochi euro. A volte, però, si segue l’impulso e si sceglie il junk love perché c’è il timore di rimanere soli. Quello che però sembra conveniente oggi, domani potrebbe precludere una relazione di qualità.
  4. La ricerca di un amore gourmet: pochi, potendo scegliere, preferirebbero una cena al fast food ad una cena in un ristorante stellato, ma mentre una cena di alta cucina è per pochi, l’amore “gourmet”, ovvero quello reale, genuino e profondo che si basa sulla complicità, la condivisione, il rispetto e l’intimità ed è alla portata di tutti. 

 

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Non sempre è facile uscire dai Junk Love e San Valentino è certamente un giorno ad alto rischio di abbuffate, ma è bene ricordare che il 14 febbraio sarà pure la festa degli innamorati, ma basta aspettare un giorno, il 15, per avere diritto di festeggiare il single awareness day, in italiano: la celebrazione della coscienza dell’esser single. Un giorno in cui sicuramente è meglio essere soli, che mal accompagnati!

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FONTE: “Junk Love”, Elle, 15 dicembre 2018.