Perché si tradisce?

Una delle basi del tradimento potrebbe essere la biologia
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La nostra società si basa anche su istituzioni come il matrimonio e, più recentemente, le unioni civili. Fin da bambini sentiamo storie di principi e principesse che stanno insieme per sempre. Uno dei dieci comandamenti recita “non desiderare la donna d’altri”. In noi dovrebbe essere radicata l’idea che il tradimento è sbagliato. Allora, perché tradiamo comunque?

Un comportamento tante teorie

Il tradimento è considerato dalla maggior parte delle persone come inaccettabile, può essere causa di divorzio ed ha delle conseguenze gravi sul benessere individuale e di coppia. Quali sono le ragioni per cui si tradisce?

  • Autostima
  • Chi ha problemi di autostima, potrebbe considerare l’interesse delle amanti come necessario per il proprio valore.
  • Genere
  • Una delle ipotesi chiama in causa il testosterone, che aumenta l’interesse per il sesso e che renderebbe tutti gli uomini come potenziali traditori.
  • Valori
    Non per tutti la fedeltà e la monogamia sono valori importanti, può essere dovuto alla personalità, ma anche al tipo di credo e di organizzazione sociale.
  • Relazione
  • Chi tradisce può farlo come un modo per risolvere le mancanze o le frustrazioni all’interno della coppia, senza per forza doverla rompere. In altri casi il tradimento è una forma di punizione nei confronti del partner ufficiale.
  • Situazione
    Alcuni tradimenti, infine, non nascerebbero per le ragioni sopracitate, ma sarebbero incidentali, perché si vengono a creare situazioni di opportunità, vicinanza o tentazione.

Una spiegazione del tradimento “evoluzionista”

Una teoria interessante che spiegherebbe perché nella nostra società le persone continuano a tradire i partner, nonostante spesso le conseguenze di questo comportamento siano negative, chiama in causa la nostra biologia.

A dispetto di quello che culturalmente abbiamo appreso, il tradimento sarebbe, infatti, nelle nostre cellule.

Una delle basi scientifiche è che l’evoluzione sia caratterizzata da gruppi multicellulari, altamente integrati e cooperativi di singole cellule che lavorano insieme per il bene comune: la sopravvivenza. 

Come gruppi di singoli individui anche noi siamo chiamati ad integrarci nella società e a cooperare per il bene comune.

 In questa prospettiva chi tradisce prende in considerazione solo il proprio bene a spese di quello altrui. Allora come è possibile che questo comportamento abbia resistito nella nostra evoluzione, rispetto alla più vantaggiosa integrazione e cooperazione?

La funzione del tradimento in biologia

In biologia, il ruolo delle cellule “traditrici” che invece di cooperare come le altre, non solo si aggregano con loro, ma si avvantaggiano del lavoro delle altre, non costituisce una costante, ma un’eccezione.

Il comportamento di queste cellule, poi, è programmato temporalmente e anche le traditrici, possono diventare cooperanti. Il vantaggio per la specie è che sarebbero queste eccezioni a promuovere i salti evolutivi nella specie.

È sicuramente azzardato un parallelismo con la biologia, alla ricerca di benefici per tutta la nostra specie di tale comportamento. Nella nostra società, comunque, per quanto il tradimento sembri diffuso, non è comunque la regola, ma costituisce piuttosto una sua trasgressione.

Chi tradisce, poi, spesso si pente, confessa (o viene scoperto) e torna sulla retta via (almeno fino al prossimo tradimento).

Il vantaggio, in realtà, può esserci in alcuni casi, rispetto alla coppia originaria. Non sempre, infatti, tradire rompe la coppia. Anzi, se i partner sono in grado perdonare e risolvere le ragioni che hanno portato al tradimento, la relazione può anche uscirne migliorata. 

Fonte “Evolution of multicellularity: cheating done wright