San Valentino: e se la tua storia d’amore non fosse amore?

Amore e amicizia spesso si sovrappongono. Come capire cosa proviamo davvero?
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San Valentino è vicino e la parola "amore" è una delle più utilizzate! Ognuno, però, in amore ha la sua opinione. C'è chi pensa che "è amore se" ha un colpo di fulmine. Chi crede che senza una profonda passione sia solo amicizia. Ci sono quelli che hanno bisogno di tempo per capire cosa provano e altri che si buttano subito nella relazione e “come va, va".
Come riconoscere, allora, quando si tratta di amore e non di qualcos'altro?

 

Cos'è l'amore?

 

Intanto dobbiamo differenziare l'innamoramento dall'amore. Quando si comincia una relazione, l’altro è visto come "persona", ma anche come la trasfigurazione di tutte le speranze, i desideri e le aspettative che gli proiettiamo addosso.
Durante questa fase ci si rende protagonisti di grandi e piccoli gesti ovvero ci si corteggia. Il corteggiamento è il modo di conquistare l’altro. Come una danza, è fatto di movimenti per avvicinarsi, per sedurre, ma anche per farsi conoscere e presentarsi nella luce migliore possibile.

 

L’ingrediente principe in questa fase è la passione. Estasi, ma anche tormento, specie se non c'è una corrispondenza del sentimento. Possiamo "perdere la testa" per qualcuno, infatti, e non essere voluti. Non per questo cessiamo di essere innamorati, non subito, almeno. Anzi, a volte, questa sofferenza sembra alimentare la nostra passione, come tante canzoni, film e libri ci insegnano!
Non vorremmo mai separarci dall’altro, per non sentirne, la mancanza. Quando siamo con lui vorremmo riempirlo dei nostri ricordi, raccontargli tutto ciò che ci ha portati a lui, per riempire il vuoto che fino a quel momento ci separava.

 

Perché la relazione cresca dall’innamoramento si passa all’amore vero e proprio. La relazione si stabilizza e l’altro “reale” viene integrato con l’altro “ideale” della prima fase di conoscenza. La relazione d’amore si basa su capisaldi quali: condivisione, intimità, rispetto. L'altro viene considerato come un rifugio e una base sicura e noi lo siamo per lui. Amandosi, si cresce insieme nella stessa direzione. Quando accade la relazione diventa duratura. Ci saranno gli alti e i bassi, ma la direzione che si seguirà sarà sempre comune.

 

Cos'è l'amicizia?

 

È un altra forma di amore. Il sentimento può essere profondo come per l'amore romantico e altrettanto duraturo. L’amore "amicale" che unisce due persone o più, si basa su un profondo sentimento d’affetto, di fiducia e sulla condivisione di interessi. L'amicizia ha a che fare con la familiarità e la vicinanza in una relazione piacevole. La sensazione, quando siamo con dei veri amici, è di non essere soli e di poter contare sull’altro, in caso di bisogno. Non ci si muove nel rapporto con una precisa finalità; il rapporto stesso è l'unico interesse. 

 

Un’amicizia non è per forza frutto di una rivelazione iniziale, se non per una scintilla di simpatia reciproca. Il rapporto cresce con una serie di incontri e di approfondimenti successivi nel tempo. Gli amici si cercano per stare bene insieme, non c’è sofferenza o almeno non dovrebbe. Se per qualche motivo il rapporto non è più un piacere, le persone tendono a interromperlo o comunque ad aumentare la distanza. L'amicizia, ha tante forme e tanti gradi; può essere grande, grandissima oppure piccola, solo un moto dell'animo, ma ugualmente valide.

 

Quando l'amore è amicizia e viceversa

 

Come capire se un rapporto di amicizia, per uno dei due o per entrambi, maschera un sentimento di amore romantico?
Quando ci innamoriamo di qualcuno ci sono precisi segnali, non sempre, però questi segnali sono presenti nell'altro. Non è un elemento fondamentale che il sentimento sia corrisposto. In amicizia invece la condivisione dello stesso sentimento è la base comune. Vediamo i casi specifici:

 

Cosa facciamo quando siamo innamorati

 

I segnali d’amore sono diversi e riguardano molto l’istinto. Possiamo essere attratti da qualcuno perché lo consideriamo simile a noi. È l'effetto familiarità: "mi sembra di conoscerlo da sempre"; la somiglianza può riguardare i gusti, la cultura o i costumi. Un'altra cosa che ci attrae nell’altro è la considerazione della cura che mette rispetto ai nostri bisogni o sentimenti. Ci innamoriamo anche perchè l'altro ci fa sentire speciali, importanti, diversi da qualsiasi altra persona.

 

Anche il nostro corpo gioca un ruolo importante. Le sensazioni fisiche ci segnalano se siamo in presenza di un potenziale partner. Ciò che il senso comune chiama “le farfalle nello stomaco” è dato dalla mediazione di sostanze stimolanti come la dopamina, la noradrenalina e la feniletilamina, della classe delle anfetamine. È quest’ultima, proprio come una droga, ad essere responsabile della perdita di appetito o della convinzione che potremmo correre una maratona senza stancarci minimamente!

 

L'amicizia può trasformarsi in amore?

 

In una relazione sana, l’amicizia dovrebbe essere uno degli ingredienti fondamentali, soprattutto quando la fase iniziale, lascia il posto alla condivisione e all’intimità. L'amore romantico, col tempo si può trasformare in amicale. L’amore amicale può diventare romantico.

 

Come ce ne accorgiamo? Se vediamo l’amico da una prospettiva che prima non avevamo considerato. Lo realizziamo se l’altro è un pensiero costante e quando sentirlo e vederlo non è solo piacevole, ma necessario. In questi casi non è si tratta più di una semplice amicizia. Anche il nostro comportamento cambia: iniziamo ad aspettarci nel rapporto esclusività. Siamo infastiditi se dobbiamo condividere il nostro amico con altri e, definitivamente, se abbiamo delle fantasie sessuali che lo riguardano.

 

Cosa fare se il nostro amore non è corrisposto?

 

Non possiamo obbligare nessuno ad amarci. Come abbiamo visto, innamorarsi di qualcuno ha a che fare con tanti fattori e alcuni prendono in causa la nostra biologia. Non dobbiamo cercare nemmeno di negare ciò che stiamo provando. Indaghiamo, piuttosto, sui motivi per i quali il nostro sentimento è cambiato. A volte pensiamo di provare qualcosa perché sentiamo un vuoto o un bisogno di essere accuditi e dirigiamo quell’impulso verso la persona più vicina.

 

Se siamo davvero convinti di provare un sentimento puro, proviamo a cogliere dei segnali nell’altro, per capire se anche lui sta avvertendo questo cambiamento. Se la risposta è negativa, però, bisogna essere cauti. Rischiare comunque e dichiararsi potrebbe avere un effetto negativo sull’amicizia, qualora non fossimo corrisposti. Non sempre “buttare il cuore oltre l’ostacolo” è la strategia vincente. Se teniamo veramente a quella persona e non vogliamo perderla, allora dobbiamo cercare di aumentare la distanza e darci l’opportunità di conoscere altre persone.

 

Buon San Valentino, ricordando che come diceva il filosofo Blaise Pascal "Il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce"!

 

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