Sono stata intervista dal Corriere Canadese a proposito del lavoro svolto da NutriMente, l’associazione per la prevenzione dei Disturbi Alimentari che ho contribuito a fondare, per la quale mi occupo, tra le altre cose, della gestione della comunicazione e della pubblicazione di contenuti.
Nell’intervista si parla di Body Shaming, un tipo di cyberbullismo che sembra comparire più facilmente in estate, visto che è la stagione in cui ci si scopre maggiormente. Il Body Shaming infatti riguarda tutte quelle battute, frecciatine o anche, molto spesso, veri e propri insulti che prendono di mira le forme del corpo, il peso, l’abbigliamento e l’aspetto di una persona, con l’intento di farla vergognare.
Il Body Shaming è un problema prevalentemente femminile che riguarderebbe 1 donna su 2 e che potrebbe portare a ferite dell’autostima, creare ansia e, in soggetti a rischio, allo sviluppo di comportamenti alimentari scorretti fino ad arrivare all’esordio di un Disturbo Alimentare.
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