La differenza tra mattinieri e persone notturne sta nel DNA

Secondo recenti ricerche, essere mattinieri non è tanto una questione di intelligenza o personalità quanto una questione dovuta a fattori genetici.
notturni e mattinieri
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Secondo le ricerche, essere mattinieri non è tanto una questione di intelligenza o personalità quanto una questione genetica

Oscar Wilde diceva che solo gli ottusi sono brillanti la mattina a colazione. Per quanto suoni bene questo aforisma, in realtà chi si sveglia ed è subito pronto a cominciare la giornata non è meno intelligente di chi si aggira per casa come uno zombie, perché ancora semiaddormentato!

Le persone si dividono in moltissime categorie, sicuramente una di queste è quella che separa i mattinieri dalle persone notturne, quelle che vivrebbero solo di notte. I primi riescono ad uscire dal letto alla prima sveglia e a iniziare immediatamente la giornata. I secondi, diversamente, hanno bisogno di sentirne parecchie di sveglie, anche solo per alzare una palpebra, per poi trascinarsi verso il primo, di molti, caffè. A cosa è dovuto questo diverso funzionamento?  

Cause delle differenze tra Mattinieri e Notturni

Non c’entrano le ore di sonno o le buone abitudini. A rendere diversi i gufi dalle allodole, come vengono definiti i notturni e i mattinieri, sarebbe il loro codice genetico secondo uno studio pubblicato su Nature.

I ricercatori di 23anMe hanno, infatti, studiato più di 89.000 soggetti. Di questi,  il 44% dei partecipanti si è descritto come una persona mattiniera, il restante 56% come notturna. Dalla ricerca è emerso che i mattinieri non lamentavano particolari disturbi del sonno: dormivano mediamente più di otto ore a notte, erano meno soggetti ad insonnia, russamento, sudori notturni e sonnambulismo. Questi soggetti, inoltre, riferivano in misura minore di soffrire di depressione e, anche tenendo conto di sesso ed età, avevano un indice di massa corporea (BMI) più basso rispetto a chi definiva se stesso come una persona notturna.

Ciò che è rilevante di questo studio è che nelle persone con tendenza ad essere mattiniere è stata riscontrata una diversa disposizione di alcuni cromosomi. Riguardo le altre caratteristiche relative al tipo di sonno, salute mentale o fisica riportate dai soggetti, invece, non è stato trovato un collegamento particolare a livello genetico. 

Aspetti da considerare

Quando si tratta di sonno, ci sono diversi aspetti che possono influire sulla sua qualità che non sono stati presi in considerazione nello studio, come l’esposizione solare, il periodo dell’anno in cui le informazioni sono state raccolte, il luogo di provenienza dei partecipanti oppure la sovrastima dei soggetti nel descrivere come dormivano. Rimane valido, quindi, che per dormire bene e rimanere in forma quello che incide è soprattutto mantenere buone abitudini!

In ogni caso, però, potremo incolpare il nostra DNA la prossima volta che qualcuno ci darà dei “poltroni”, perché fatichiamo a svegliarci!

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